
In quel tempo, Giorgio disse ai suoi discepoli:
“Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte”
“Cosa ha mangiato a colazione?” chiedeva Pietro a Maria Maddalena. “Tortino di porri e hashish” rispose la donna.
Pietro allora si fece vicino a Giorgio, gli mise un braccio attorno al collo e gli disse: “Potenze dei cieli de che, Maestro?”. Questi si voltò, lento come un bradipo e con lo sguardo acquoso, lo fissò senza vederlo e rispose: “Vedo i draghi, zio petardo! Mi ha preso male, Bro. Forse sbocco.”
Pietro fece cenno a Maria Maddalena di portare un secchio, Giorgio si liberò dal peso che aveva sull’anima, svenendo subito dopo.
Pietro fabbricò quindi un filtrino e Maria Maddalena gli passò una cartina, Filippo e Bartolomeo accesero un falò, Giacomo e Giovanni, armati di bongo e chitarra, iniziarono col repertorio di Samuele Bersani e a uno a uno gli apostrofi si riunirono per passarsi la canna in pace e armonia.
Solo Giuda mancava.
Passò meno di un quarto d’ora e i lampeggianti dei caramba colorarono di blu la serata.
E’ parola di Giorgio.
Lode a te o Giorgio!
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I CC sono forse ridotti a pagare i loro informatori?
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30 denari al massimo
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Che siano invitati al rito!
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