Anima di Carbonio

Il 99% del nostro corpo è costituito da appena 6 elementi chimici. Esattamente come tutti gli esseri viventi, atomo più, atomo meno.

Soprattutto Ossigeno, Carbonio e Idrogeno, poi Azoto, Calcio e Fosforo. Siamo catene di atomi di Carbonio né più né meno che la benzina, solo che facciamo fatica a bruciare, per colpa di tutta quell’acqua che dentro ci allaga.

Siamo un groviglio di catenelle zuppe, talmente ben incastrate da permetterci di pensare, che poi non è più di tanto un dono, se riflettiamo un attimo su cosa, veramente, pensiamo.

Curiosamente, alla nostra morte, indipendentemente dal fatto che lasciamo fare alla terra, in qualche anno, quello che il fuoco fa in poco più di un’ora, di noi restano quasi solo “gli altri” elementi: il Carbonio vola via come CO2, Idrogeno e Ossigeno sono i primi a evaporare. Resta il Calcio (delle ossa) e quel chiletto abbondante di oligoelementi, incapaci di bruciare e prendere il volo.

Siamo fatti quindi di roba che vola via, ma ci ostiniamo a comportarci rasoterra. Siamo pesanti, zavorrati, razzolanti nella piccola aia del nostro quotidiano. Ci basta un po’ di becchime, niente di più.

La nostra anima è di Carbonio, di questo ne sono sicuro, perché come lui ogni tanto brilliamo, negli attimi di diamante, altre volte diventiamo scuri, nei giorni di carbone. Qualcuno poi, ha l’anima di grafite e per questo disegna oppure scrive. Che non è vero che “scripta manent”: manent per un po’, finché qualcuno lo legge, lo tramanda o lo ricorda. Poi anche quello brucerà e, in fondo, questo è un bene.

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