
In quel tempo, Giorgio disse ai suoi discepoli: “Siate misericordiosi. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.”
Lo interruppe a quel punto Tommaso: “Beh… se io non giudico, ma commetto un reato, sarò comunque giudicato.”
Pietro faceva di sì con la testa e Taddeo aggiunse: “Io non ho mai condannato nessuno, ma in tribunale, per quella vecchia storia dell’abuso edilizio, mi hanno condannato a risarcire”.
Giorgio non rimase stupito, era ormai abituato a essere corretto ed interrotto durante la sua predicazione, perciò sorrise, mandò tutti a fanculo e si stappò una Peroni da 66.
“Io ti perdono” gli disse a quel punto Giuda.
Giorgio ebbe un brutto presentimento, ma decise di rifletterci su dopo la terza bottiglia.
sì però Tommaso ha sfonnato i cojioni, lode a te o Giorgio
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È quell’amico pignolo che tutti hanno e che tutti mandano affanculo
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Che pazienza messianica ha il caro Giorgio!
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Peggio dell’amico pignolo c’è il collega pignolo, di cui non puoi liberarti.
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