5 cose che ancora non sai sulle tre scimmiette

Non sento, non vedo, non parlo. Ma Alessandro Gianesini però scrive e, tra le varie, ha scritto che vorrebbe conoscere le 5 cose che ancora non sai sulle tre scimmiette. Perché mai negarglielo?

1) Tutti per uno, uno per tutti. Come tutti sanno le tre scimmiette, che troviamo ormai raffigurate ovunque (addirittura tra le emoticon del nostro cellulare), non sono altro che la raffigurazione primitiva dei Tre Moschettieri di Dumas: Athos, Portos e Aramis. Se a questo punto vi viene da dire che in realtà i tre moschettieri sono quattro, ditelo: anche le scimmiette lo sono. Quella raffigurante D’Artagnan è quella che tiene le mani sui coglioni.

2) Referendum impopolare. Tutti sanno che le tre scimmiette sono spesso usate come simbolo dell’italico adagio: “Chi si fa i fatti suoi campa cent’anni”. In pochi sanno però che nel 1974, oltre al referendum sul Divorzio, venne istituito anche quello per far diventare le tre scimmiette il simbolo della Repubblica Italiana. La campagna referendaria fu totalmente sbilanciata sul primo tema e il povero referendum delle tre scimmiette non raggiunse il quorum, sparendo nel dimenticatoio.

3) Sul grande schermo. La Marvel sta lavorando al primo film dedicato alle tre scimmiette. Nel ruolo di “NonVedo” è già sicura la partecipazione di Ben Affleck, in quello di “NonSento” c’è un ballottaggio tra Leonardo Di Caprio e Pierfrancesco Favino. Grossa incertezza circa il ruolo di “NonParlo”: Meryl Streep ha infatti rinunciato alla parte e sono ancora in corso le audizioni. Sulla trama si sa, ovviamente, molto poco, l’unica indiscrezione riguarda la location: sebbene l’ambientazione sia la Boston del 1720, i primi ciak si gireranno a tra Carbonia e Olbia.

4) Una foto scomoda. Teheran, fine Novembre del 1943. I tre uomini che guidano il mondo nella lotta contro Hitler, condividono la strategia per vincere la Seconda Guerra Mondiale. Tra esperti strateghi militari, mappe delle zone di conflitto e macchine da scrivere, la discussione si dipana lentamente, annoiando a morte Stalin, Roosevelt e Churchill. E’ Stalin a fare la prima mossa: estrae una fiaschetta d’argento e fa assaggiare la sua vodka agli altri. Churchill ricambia offrendo agli altri il suo whisky, in risposta Roosevelt sfodera un fiasco di lambrusco. E’ al quindicesimo giro che il fotografo polacco Jaroslaw Kominski scatta la foto più segreta della Storia: Stalin con le mani sugli occhi, Churchill sulle orecchie e Roosevelt sulla bocca. L’avete mai vista? No, certo, perché è segreta!

5) Papa Ratzinger, come tutti sanno, è un burlone irresistibile. Irriverente, al limite dell’irrispettoso qualche volta, ma sempre amabile e simpatico. Lo stesso non si può dire per lo staff “dirigenziale” dello Stato Pontificio. Quando il buon Joseph, durante il Veglione del 31/12/2012, propose di cambiare il canonico “Padre-Figlio-Spirito Santo” del segno della croce, col mimato delle tre scimmiette, fu messo agli arresti e obbligato a rinunciare al soglio pontificio.

Ora però basta con la Cultura e tutta questa serietà: è l’ora di toccare temi più leggeri, altrimenti corriamo il rischio di diventare noiosi. E’ per questo che, la prossima settimana, parleremo delle 5 cose che ancora non sai sulla crisi Russia-Ucraina.

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