Ciao bimbi! Nonno Tritolo ha la faringite, accade ogni anno, in questo periodo, poiché Nonno, dalla Befana in avanti, inizia a scaldare l’ugola in vista del Festival di Sanremo. Adora Claudio Villa e i Jalisse così, canta che ti canta, perde inesorabilmente la voce. Non vi dico la fatica che ha fatto a raccontarmi la favola odierna!
La principessa nel pisello
C’era una volta una principessa viziata e rompicoglioni. Al Castello, quando passava per i saloni, tutti facevano a gara per nascondersi. La colpa era del Re e della Regina, se la principessa era cresciuta in quel modo ma, siccome erano loro a comandare, nessuno diceva niente e tutti subivano in silenzio.
E così nessun abito la soddisfaceva per più di mezza giornata, nessun gioiello veniva indossato più di una volta, non parliamo poi delle pietanze che i 35 cuochi del castello preparavano per i regali pasti: niente era mai abbastanza buono, bello, accettabile.
Il Re e la Regina decisero quindi di tagliare la testa al toro, ma nemmeno la decapitazione del grosso bovino fece cambiare il comportamento della principessa.
Si decise allora di convocare a Castello il Mago della Foresta e di incaricarlo di compiere il miracolo di far diventare la principessa un po’ meno stronza.
Il Mago fece un primo incantesimo, poi un secondo, un terzo… ne fece così tanti che perse il conto: la principessa mutava in altezza, peso e bellezza, colore degli occhi, dei capelli e numero di scarpe, ma non cambiava di una virgola il suo essere viziata e insopportabile.
Il Mago era scoraggiato e lì lì per mollare tutto, quando ad un tratto si ricordò dell’incantesimo che gli era stato insegnato dal Gatto con gli Stivali: mentre una delle cuoche era intenta a mondare baccelli, il Mago disse la parola magica e la Principessa si ridusse ad una micro principessa, alta meno di due millimetri.
Con quella dimensione tutto il suo lamentarsi era appena percettibile, come il battito d’ali di un moscerino a tre chilometri di distanza. Il Mago la schiaffò dentro un pisello, mise il tutto sotto una graziosa campana di vetro tra gli applausi della folla.
Da quel giorno il Reame visse in pace. E anche in prosperità economica, perché la visita alla campana di vetro con la principessa nel pisello costava 20 euri a cranio.
Ma siete sicuri che sia faringite? Che ne è stato dell’ultima persona entrata nella cella del Nonno brandendo un tampone?
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Nonno ha acquistato nelle puntate precedenti un tampone positivo falso per evitare il lavoro in biblioteca. È isolato.
Indagheremo su questa faringite.
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deliziosa.
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🤗
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20 euri! E poi magari ti càpita che il vetro è pure appannato, come a miocuggino. Infatti ha detto che non ci torna più
Bella bella bella 🙂
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😂😂😂
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Dolce favola; ah, poter ridurre così tutte le persone fastidiose!!
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😁
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Nonno Tritolo le faceva saltare in aria, ma poi l’hanno informato che era illegale.
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Meglio rinchiuderle in minuscole bolle che la gravità tiene schiacciate a terra (onde evitare droplets contagiose, di questi temi non si sa mai 😊)
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😁
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Quando si dice mettere a profitto…tutto nel perfetto stile attuale!
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Si fa quel che si può.
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