Divagazioni Americane
Come un esperto giocatore di biliardo, il sole rinterza ed infila la buca d’angolo tra i due grattacieli per darmi il buongiorno in questo gelido mattino a Chicago.
Gli shuttle ingoiano file di oculisti diretti al congresso, mentre un bolide rosso fuoco esce a sirene spiegate dal Fire Department qui di fronte.
Il mio occhio testardo percorre le linee del Radisson blue per cercare di capirne l’esatto movimento, tra un riflesso di vetro ed una trave d’acciaio perfettamente flessa, ma apparentemente dritta a confondere i sensi architettonici di chi guarda.
Dettagli di cemento curvo, alti centinaia di metri, disegnano laghi verticali in mezzo ad isole orizzontali dalle quali gli abitanti osservano noi formiche passeggiare.
“Il buon Dio è nei dettagli” diceva Flaubert. Ed in tutta questa esattezza delle forme, nella pulizia di queste strade battute dal vento del sud ai margini di un lago blu, che pare un mare, a volte è facile pensare ad un dio esatto, un parente di Maat, forse, che con la sua bilancia pesa anime, cuore, sentimenti.
Il tassista mangia un panino vegetale, mentre guida, si scusa. “No problem” per me. Ho fame anch’io, capisco. All’incrocio con la Interstate 94 per Milwaukee c’è una zucca che rotola stanca a bordo strada, miracolosamente intatta.
La skyline di Chicago a quest’ora sembra una scenografia di cartone, la Willis Tower buca una nuvola incautamente bassa in un cielo ormai decisamente serale.
Linee precise, incastri esatti di chiari e di scuri, il tassista si apre una lattina di bibita analcolica, in un angolo del cruscotto il Corano, arrotolato al cambio il suo Tasbeeh. Le sue palline tutte uguali, esattamente equidistanti, tappe di una preghiera, esatta come tutte le preghiere. Imprecisa come tutte le preghiere.
Ai bordi delle aiuole, tra una macchia di fiori rossi ed una di cavoli ornamentali, i corpi sventrati di un paio di uccellini. Dalla cima del lampioni il corvo gracchia per segnalarmi che è roba sua. Sangue e petali, rossi come la maglia dei Bulls. Il becco di un corvo, le ali di un diavolo. Dettagli.
Buonanotte